Le fotografie di Antonio Lavacca nascono da un lungo lavoro comune iniziato all'interno della Scuola di Fotografia del Comune di Milano e continuato poi in serrato confronto con le domande, le tematiche, le visioni dei più profondi autori contemporanei, da Robert Frank a Ugo Mulas, da Luigi Ghirri a Wim Wenders. Un lavoro centrato sulla consapevolezza che la creazione è l'elemento fondamentale della natura dell'uomo perché ogni immagine plasmata dall'arte, dalla scienza, dalla tecnica viene generata nella drammatica consapevolezza che ogni uomo ha di non poter coincidere né con la forma data del mondo né, tanto meno, con la forma data della propria personale identità; forme segnate dal limite ineludibile della morte. Fare fotografia, in questa dimensione della coscienza, diventa così la creazione essenziale di una nuova forma del mondo e dell'uomo, il cammino costitutivo di una nuova figura di sè e dell'altro, la rivelazione di una vita ancora nascosta ed invisibile, eppure presente. Ed il viaggio, di questo autore, torna ad assumere tutta la forza originaria di travagliato strumento di conoscenza, di doloroso punto di fuga capace di far venire alla luce un'immagine finalmente contemplabile di gioia nell'orizzonte ancora oscuro dell'esistenza.
Giovanni Chiaramonte